da giovedì 18 agosto a domenica 11 settembre 2016

 

                Mostra di Arte Sacra

  Pedrinate - Oratorio San Giuseppe

Il lungo percorso artistico di Soldati è stato contrassegnato, oltre che da luminosi paesaggi, nature morte e appassionati ritratti, da raffigurazioni religiose nelle quali l'artista, con felice tocco moderno, specchiava la sua cristallina testimonianza di fede.

 

Tra le opere esposte, oltre a oli, disegni e tecniche miste, anche qualche lavoro in bronzo e terra cotta.

 

 

Stralci della presentazione della mostra

Rodolfo Soldati e l'Arte Sacra

 

(per gentile concessione Gabriela Spurk Bernasconi)

 

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Durante tutta la sua vita R.S. ha  coltivato la sua passione per l'arte. Già nel ragazzino delle elementari e delle medie si manifestò un gran talento per il disegno che si confermava anche durante l' apprendistato nella classe di disegno del Prof. Dante Chiesa. Da allora non ha mai smesso di sviluppare le sue capacità esercitandosi in modo molto individuale e piuttosto da autodidatta  provando tutte le tecniche a sua disposizione. Scuola gli diventa la vita stessa, la natura che lo circonda, i paesaggi che traversa in bicicletta e non da ultimo il suo vivo interesse per quello che facevano gli artisti del suo tempo.

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Il risultato è uno stile tutto suo. Uno stile che lo dimostra senza dubbio come figlio del suo tempo per la libertà nella scelta dei colori, la scioltezza dei disegni e la espressività delle immagini. La critica ad esempio lo avvicina più che altro ad un espressionismo di stampo nordico facendo riferimento in particolare ad Oskar Kokoschka.... .Ma con la stessa libertà si tiene anche ben lontano da tutti i movimenti contemporanei. Non abbandonando mai un certo realismo figurativo crea un'arte del tutto personale alimentata fondamentalmente dal proprio vivere e sentire.

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Ci troviamo davanti a delle rappresentazioni figurative ben riconoscibili sì, ma mai di un realismo naturalistico anzi a volte quasi al limite dell'astratto. Vediamo delle figure disegnate con dei tratti piuttosto essenziali e, con il passare degli anni, sempre più gestuali che non trovano tanto interesse nel dettaglio delle fisionomie o dei vestiti, ma piuttosto nella relazione e  nella dinamica fra di loro. La vera forza di questi dipinti deriva dall' uso dei colori. Questi colori sostituiscono quasi ogni sfondo figurativo, fanno appena cenno a architettura o paesaggio, ma sono loro l'elemento costitutivo per l'interpretazione dei singoli motivi. Oserei quasi dire che descrivono paesaggi di emozioni.

Parlo di colori che a dipendenza del motivo o dell'epoca si possono dimostrare molto teneri, armoniosi e sensibili come p.e. in alcune Madonne con Bambino,nell'annunciazione o nella Madonna devota(verde).

Vediamo però anche colori molto forti  a volte puri e lucidi,  altre volte anche bui e tempestosi che con pennellate energiche e ogni tanto addirittura quasi violente parlano di paura, di dolore, di sofferenza e tristezza.(Vediamo in questa sala p.e. la Deposizione  o alcune annunciazioni)

Queste caratteristiche valgono inanzitutto anche per le opere esibite  nella sala al primo piano e in particolare quelle che riguardano le drammatiche scene della passione di Cristo.

Ci vediamo così confrontati con tutte le tensioni ed emozioni dell'essere umano che ritrovano eco in noi stessi e rendono palpabile l'importanza speciale dell'avvenimento descritto: la ragazza Maria innocente alla quale l'angelo annuncia la buona notizia che lei  accoglie con cauta tenerezza e fiducia;  o nell' altra annunciazione dove con ruoli un pò invertiti l'angelo davanti ai suoi piedi le crea forse anche un certo tormento....,vediamo una Madonna che è vera madre tenera e fiera;ma anche una Maria madre che piange il figlio morto in tutta la sua tristezza e depressione....

Ci troviamo quindi davanti a un'arte sacra che con mezzi comunque moderni  ci dà l'impressione di parlare di  un vangelo sentito e vissuto sulla propria pelle e che ci rende partecipi in modo molto diretto, immediato e toccante.

 

Gabriela Spurk Bernasconi

 

Di seguito alcuni momenti della mostra:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

eventuali contatti:

 

Sergio Soldati 

+4191 683 53 70

 

oppure

giovannisoldati@bluewin.ch

www.giovannisoldati.ch